Acne

L’acne volgare colpisce circa il 28-61% dei bambini tra i 10 e i 12 anni e il 70-90 dei soggetti in età adolescenziale. La malattia può durare anni, e in circa il 15-20% dei casi protrarsi durante l’età adulta.

L’acne volgare colpisce circa il 28-61% dei bambini tra i 10 e i 12 anni e il 70-90 dei soggetti in età adolescenziale (13-19 anni). La malattia può durare anni, e in circa il 15-20% dei casi protrarsi durante l’età adulta.

L’effetto psicologico dell’acne è il principale motivo che spinge i pazienti a rivolgersi al dermatologo per una cura. I pazienti spesso provano frustrazione e imbarazzo, hanno una scarsa autostima.

L’acne è una malattia a predisposizione genetica ed è dovuta principalmente all’azione degli ormoni androgeni a livello del follicolo pilosebaceo.

L’iperstimolazione ormonale si traduce in due principali modificazioni a livello del follicolo pilosebaceo:

1. Seborrea, aumento della quantità di sebo prodotto, la cui composizione risulta inoltre alterata rispetto a quello di individui non affetti da acne.

La cute al volto assume una lucentezza di tipo oleoso, esteticamente poco accettata. L’oleosità cutanea è uno dei disturbi difficili da trattare.

2. Ipercheratosi (ispessimento) a livello dell’ostio follicolare con progressiva formazione di comedoni, definiti come “tappi” di sebo e materiale cheratinico (punti neri).

Trattamento Acne Larissa Kolesnikova

Il tappo sebo-cheratinico impedisce la fuoriuscita del sebo, in questo ambiente si sviluppano batteri quali Propionibacrerium acnes. Dalle primitive lesioni comedoniche si passa alla formazione delle pustole e in alcuni casi delle cisti.

E’ stato da tempo dimostrato che l’unità pilo-sebacea, oltre a produrre sebo, è sede di importanti funzioni immunologiche, di steroidogenesi, di produzione di neuropeotidi, di sintesi di peptidi con attività antibatterica e di citochine proinfiammatorie. Inoltre, i cheratinociti e i sebociti, presentano numerosi ricettori di membrana e nucleari (tra cui quelli per l’ACTH, IGF-1, istamina, acetil-colina ecc), che spiegano il ruolo svolto da diversi fattori (stress, ormoni, alimentazione, stile di vita, ecc)  sullo sviluppo dell’acne.

Le situazioni che possono scatenare le manifestazioni acneiche sono:

– applicazione di sostanze che provocano comedoni, quali vaseline, oli essenziali, steroidi topici, alcuni cosmetici a base grassa. L’acne professionale da oli e catrame insorge in lavoratori esposti per lunghi periodi di tempo a derivati di petrolio.

– acne tropicale ( acne da idratazione). L’eccessiva idratazione dello sbocco follicolare determina un blocco del dotto e di conseguenza una reazione infiammatoria. E’ noto che in queste condizioni climatiche i soggetti acneici peggiorano

– stress;

– disturbi ormonali;

– mestruazioni;

– disturbi immunologici.

L’acne, anche nelle forme lievi-moderate, può lasciare esiti cicatriziali permanenti, disfiguranti nei casi più gravi.

Acne e dieta

Nel 2008 è stato pubblicato un articolo dal titolo “Il consumo di latte: fattore aggravante dell’acne e promotore di malattie croniche nelle società occidentali” (Milk consumption: aggravating factor of acne and promoter of chronic diseases of Western societies, Melnik BDtsch Dermatol Ges. 2009 Apr;7(4):364-70. Epub 2008 Feb 20).

Dalla ricerca risulta che il consumo di latte vaccino e delle sue proteine provoca, negli esseri umani, cambiamenti sull’equilibrio ormonale tra insulina, ormonr della crescita (GH) e fattore di crescita insulino-simile 1 (IGF-1).

L’epidemica incidenza di acne adolescenziale nelle società occidentali che consumano latte poù essere spiegata con l’aumentata stimolazione delle ghiandole sebacee da parte dell’insuluna e di IGF-1 derivante proprio dal consumo di latte.

Terapia fotopneumatica

Un trattamento adeguato e tempestivo è fondamentale al fine di ridurre la formazione di esiti permanenti e migliorare la qualità di vita dei pazienti.

TheraClear, Vacuum-light : terapia foto pneumatica – innovativa terapia per la cura dell’acne papulo-comedonica-pustolosa è una recente terapia made  in USA che utilizza una innovativa tecnologia per la cura dell’acne papulo -pustolosa e comedonica.

La metodica si avvale di utilizzo combinato di vacuum  e luce pulsata (400/1200 nm.) per ottenere una migliore penetrazione topica dei farmaci, la distruzione del propionebacterium acnes, la riduzione della carica batterica, una riduzione veloce delle lesioni pustolose (asciugatura e appiattimento) e una maggiore velocità nella risoluzione della patologia, indicata inoltre nei casi di resistenza batterica agli antibiotici classici e soprattutto negli adolescenti o giovani donne che vogliono migliorare in fretta e non possono assumere isotretinoina per via sistemica.

Il meccanismo d’azione si avvale della vacuum terapia per aprire e svuotare gli ostii folicolari, quindi la luce pulsata attiva le porfirine del pro. acnes distruggendolo e inducendo una graduale normalizzazione del follicolo pilo-sebaceo.

Il protocollo prevede da 3 a 5 sedute ogni 10-15 giorni, non è invasiva, nè dolorosa e non comporta alcuna esfoliazione, nè limitazione alla vita sociale.

Prima
Dopo 2 sedute di terapia fotopneumatica e laser frazionato non ablativo
Prima
Dopo 5 sedute di terapia fotopneumatica
Prima
Dopo tre sedute di terapia fotopneumatica

Quali sono i luoghi comuni sull’acne?

√ L’acne colpisce i ragazzi.

Molti adulti manifestano questa patologia o le sue varianti.

√ Il sole migliora l’acne.

I raggi UVA possono dare un certo miglioramento delle lesioni a breve termine, ma a fine estate peggiorano i brufoli.

L’esposizione solare a lungo termine provoca un’ulteriore ispessimento dell’epidermide, per questo motivo a fine estate si osserva una riacutizzazione dell’acne.

√ La pillola contraccettiva migliora l’acne.

Dipende dal tipo di pillola. Le pillole contraccettive in cui prevalgono gli estrogeni tendono a far migliorare l’acne.

Se  la pillola contiene un progestinico dotato di una significativa attività androgenica, l’acne può peggiorare.