Rimozione tatuaggi

La rimozione del tatuaggio consiste in varie sedute di trattamento laser Q-switched distanziate tra loro, in genere di 6-8 settimane.

Negli ultimi anni è notevolmente incrementato il numero di persone con tatuaggi, soprattutto tra i giovani.

In uno studio, pubblicato nel 2004 viene riportata una prevalenza del 24% di studenti che hanno sperimentato questa pratica decorativa, sul totale degli iscritti ai college negli USA. L’ornamento cutaneo può assumere diversi significati: moda, trasgressione appartenenza a un gruppo (i motociclisti, gli ex carcerati, i componenti delle gang), ecc.

Tuttavia i tatuaggi hanno avuto nella storia una connotazione negativa. I Greci e i Romani le condannarono considerandoli una pratica dei barbari. per gli Ebrei furono proibiti dal Levitico “Non vi farete incisioni nella carne per un morto, né vi farete tatuaggi sul corpo“.

I tatuaggi si distinguono in cinque categorie:

  • professionali (realizzati da un artista con una pistola per tatuaggi). Per i tatuaggi moderni si usano diversi pigmenti e il loro valore artistico può essere anche eccezionale;
  • amatoriali (realizzati da un non professionista). Il metodo più diffuso è quello di instillare, per mezzo di una punta, inchiostro di china sotto la cute;
  • cosmetici (cosidetto “trucco permanente”). E’ una specialità in rapida espansione e comprende il contorno degli occhi, il contorno delle labbra, il rossetto e la matita per le sopracciglia, il camouflage della vitiligine o di un tatuaggio indesiderato. Altre applicazioni sono sono la simulazione di un’areola e di un capezzolo dopo l’intervento chirurgico o il mascheramento del diradamento dei capelli. Si camuffa la perdita dei capelli colorando il cuoio capelluto con la stessa tinteggiatura dei capelli di appartenenza.

I tatuaggi cosmetici, realizzati  come “trucco semi permanente” solitamente contengono inchiostri neri, marroni, ruggine o rossi, contenenti ferro o titanio ossido. Questi tatuaggi non dovrebbero essere trattati con laser a pulsazione o Q-commutante, perché si scuriscono, in quanto i sali di ferro si ossidano.

  • tatuaggi medici (con inchiostro di china, utilizzati come guida per i trattamenti a radiazione o l’applicazione di apparecchi medici interni)
  • post-traumatici (per esempio, penetrazione nella pelle di asfalto dopo gli incidenti stradali; oppure da esplosione di polvere nera da sparo, che talvolta è ancora usata in ambiente militare o per la preparazione di fuochi d’artificio).

pigmenti comunemente usati sono: carbone (blu-nero), sali di cadmio (giallo), sali di ferro (bruno), sali di cromo (verde), sali di cobalto (azzurro), solfuro di mercurio (rosso), cinnabar o colori vegetali.

tatuaggi

L’avvento del laser Q-switched ha rivoluzionato il trattamento per rimuovere i tatuaggi, dopo le delusioni legate all’utilizzo di altre tecniche, quale dermoabrasione, salabrasione, laser Argon o CO2, che lasciavano esiti cicatriziali permanenti al posto del tatuaggio.

Il laser Q-switched emette impulsi inferiori a un millisecondo che colpiscono selettivamente la cellula contenente il pigmento. L’inchiostro assorbe selettivamente una specifica lunghezza d’onda (energia luminosa), rilasciando il calore necessario alla distruzione della cellula. I frammenti vengono eliminati dal naturale sistema immunitario del nostro organismo.

La doppia (1064/532) lunghezza d’onda del laser Palomar Q-Yag permette di trattare molteplici inchiostri.

La lunghezza d’onda 1064 nm è ideale per il trattamento dei tatuaggi scuri. Mentre la lunghezza d’onda di 532 nm rimuove efficacemente le tonalità rosse, violette, rosa e brune.

tatuaggi

La lunghezza d’onda mista 1064/532 nm è indicata per i colori più brillanti e permette di trattare simultaneamente sia l’inchiostro chiaro che scuro.

Il trattamento laser di trucchi permanenti con utilizzo di pigmenti carnei potrebbe comportare uno scurimento del tatuaggio, in quanto l’ossido ferrico contenuto nel pigmento si trasforma, con il riscaldamento del tessuto da laser, in ossido ferroso.

La rimozione del tatuaggio consiste in varie sedute distanziate tra loro di alcune settimane tra l’una e l’altra ( in genere ogni 6-8 settimane). Il numero di sedute varia da 2 a 5, in base all’estensione del tatuaggio, la quantità e il tipo di inchiostro utilizzato, nonché dalla profondità dell’inchiostro nella cute. Il nero, che assorbe tutta la lunghezza d’onda del laser, è il pigmento che si elimina più facilmente. I tatuaggi vecchi si eliminano più facilmente, in quanto il pigmento è all’interno dei macrofagi, cellule bersaglio per il raggio laser.

Per attenuare il fastidio causato dal laser, si applica una crema anestetica sulla parte da trattare 20-30 minuti prima della seduta. In alcuni casi si effettua anestesia locale utilizzando l’iniezione di un anestetico.

Prima e dopo il trattamento laser si consiglia di evitare l’esposizione al sole e alle lampade abbrozzanti.

Dopo l’intervento laser, la zona trattata può sanguinare, successivamente compare una crosta che di solito scompare in 7-10 giorni, e pertanto dopo ogni seduta il paziente deve applicare una crema antibiotica per alcuni giorni e proteggere la pelle con filtri solari a schermo totale se il tatuaggio è in una sede fotoesposta ( come viso, mani, dècolletè).

tatuaggi

Controindicazioni:

  • In gravidanza ed allattamento non si effettua alcun trattamento a titolo precauzionale, in quanto il pigmento dopo la terapia entra nel circolo e potrebbe essere tossico per il feto
  • Un’altra controindicazione al trattamento è rappresentata dalla tendenza a sviluppare cicatrici cheloidee:
    I pazienti che in passato hanno avuto la formazione di cheloidi rischiano la formazione di cicatrici cheloidi dovute al trattamento laser. È consigliato escludere dal trattamento i pazienti con riscontrata tendenza alla formazione di cheloidi.
  • Allergie. Determinare se il paziente ha avuto una reazione allergica all’inchiostro del tatuaggio nel momento in cui venne effettuato. I pazienti che hanno avuto precedentemente reazioni allergiche alle tinture possono potenzialmente avere una reazione laser indotta, dovuta al rilasciamento nel corpo di pigmenti antigeni del tatuaggio.
  • Epilessia. È stato provato che alcuni apparecchi laser/luce possono provocare un attacco.
  • Medicinali. Il paziente non deve star assumendo isotretinoina orale (negli ultimi 6 mesi) , anti-coagulanti ( negli ultimi 6 mesi) o foto-sensibilizzanti. L’uso di farmaci anti-infiammatori ( per es. aspirina) è sconsigliabile nella settimana che precede il trattamento.
  • Infezioni in atto/Immunodepressione – compromettono la capacità di guarigione nel post laser.
  • Ferite aperte – Il trattamento può essere effettuato solo su pelle intatta, sana.
  • Herpes I o II – nell’area del trattamento. È stato dimostrato che i trattamenti laser causano un aumento di possibilità di infezioni locali nell’area trattata. I pazienti dovrebbero consultare il loro medico di base per una valutazione medica e una possibile profilassi prima del trattamento.